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Le procedure anti-covid nelle Scuole sono adeguate?

INTERPELLANZA

31 marzo 2021

Egregi Consiglieri di Stato,

la “Procedura accelerata per la gestione dei casi di positività al COVID-19 a partire dal 12 aprile 2021” emanata dal DECS il 29 marzo 2021 prevede che “in presenza al massimo di due casi positivi nella stessa classe gli allievi negativi tornano subito a scuola”, mentre che “in presenza di più di due casi positivi tutta la classe è posta immediatamente in quarantena”.

Ora, pur rendendoci conto che un criterio occorre stabilirlo, osserviamo che una questione è avere due casi positivi in una classe di 25 allievi (8%), un’altra è averli in una classe di 12 allievi (16.7%!).

In ogni caso, ammettendo che la classe sia di 20 allievi, la percentuale sarebbe del 10%.

Se, invece di una classe, ragionassimo sull’insieme della popolazione ticinese, il 10% di positivi significherebbe 35’000 persone circa. Ci chiediamo: non si prenderebbero provvedimenti avendo 35’000 positivi in Canton Ticino?

Le citate disposizioni del DECS prevedono test antigenici (non obbligatori) per tutta la classe quando si scopre un caso positivo. Data anche la bassa affidabilità, specialmente per quel che riguarda le varianti, di tale tipo di test, è possibile che, anche in presenza di soli uno o due casi positivi, altri allievi della classe siano, in realtà positivi.

Per chi risulta negativo al primo test, le disposizioni prevedono un test facoltativo da effettuare, nelle farmacie, a partire da dopo 5 giorni. Come noto, i sintomi possono apparire anche dopo 5 giorni.

Comunque si sa di persone cui le farmacie hanno fissato un appuntamento dopo 7-10 giorni, poiché oberate.

In questa situazione vi è il rischio di allievi che senza saperlo (magari asintomatici) infettino altri, in attesa di fare il test.

Molto perplessi ci lascia poi il fatto che, nella lettera alle famiglie allegata alle disposizioni citate, si dia la facoltà ai genitori degli allievi di lasciare ai figli stessi la scelta se sottoporsi o meno al test.

Chiediamo quindi al CdS:

  1. Non ritiene che decretare la quarantena di classe solo dopo il riscontro di (almeno) 3 casi positivi in una classe sia un approccio un po’ pericoloso? 
  2. Vi è la certezza che al 5° giorno sia realmente possibile fare il test in una farmacia?  È stato fatto un controllo se le farmacie hanno sufficienti test e risorse per effettuarlo al 5° giorno?
  3. Non ritiene che lasciare la scelta se sottoporsi o meno al test a bambini di 11-12 anni sia fuori luogo?

Ringraziamo per l’attenzione e salutiamo cordialmente.

Edo Pellegrini, Roberta Soldati

Lara Filippini

Paolo Pamini

Tiziano Galeazzi

Daniele Pinoja

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